La sessualità riveste un ruolo fondamentale nel benessere della persona e nella qualità di vita da essa condotta.
L’ansia e la tristezza, così come sentimenti di inadeguatezza, di frustrazione, di rabbia e non accettazione di sé sono esiti comuni del disagio o delle difficoltà che una persona può provare nei confronti della propria sessualità.
Disturbi sessuali: cosa sono?
Per identificare un problema dell’intimità come una disfunzione sessuale sono assolutamente imprescindibili due elementi: 1) il disagio soggettivo e 2) la durata minima di almeno 6 mesi di una certa condizione vissuta dal soggetto come indesiderabile.
Disturbi sessuali e derivati: quali sono?
Le diverse disfunzioni sessuali sono accomunate da un’anomalia nel fisiologico processo della risposta sessuale, vissuta dal soggetto con un disagio tale da compromettere la qualità della sua sessualità, che possono sorgere durante uno o più momenti della specifica fase della risposta sessuale: desiderio sessuale, eccitazione, orgasmo.
Durante la mia pratica clinica ho avuto modo di affrontare, oltre alle disfunzioni sessuali, la necessità portata dai miei pazienti di poter riconoscere e condividere con familiari e la società il proprio orientamento sessuale.
“L’orientamento sessuale si riferisce a un modello stabile di attrazione emotiva, romantica e/o sessuale verso gli uomini, le donne, o entrambi i sessi”.
Si evidenza questo aspetto perché talvolta la parola “omosessuale” trae in inganno, richiamando l’attenzione sul solo aspetto della sessualità e trascurando le componenti emotive, affettive, romantiche che sono, invece, parte integrante dell’orientamento.
L’omosessualità infatti non è una malattia, ma una variante non patologica del comportamento sessuale, può però comportare un disagio rispetto all’accettazione derivante dall’ambito socio-culturale in cui si è immersi.
L’orientamento sessuale è strettamente legato, quindi, alle relazioni personali attraverso le quali vengono soddisfatti alcuni tra i principali bisogni relazionali quali amore, affetto ed intimità.
In questo caso si rimanda ai PROBLEMI DI COPPIA e non specificatamente alle disfunzioni sessuali.
Come si diventa gay o lesbiche?
Quello su cui la maggior parte degli scienziati concorda in merito è che non si tratta di una scelta, né di una malattia e non è modificabile in alcun modo.
In genere l’orientamento sessuale, sia etero che omosessuale, emerge tra la media infanzia e la prima adolescenza. Tuttavia, persone differenti hanno esperienze molto diverse riguardo il proprio orientamento sessuale. Alcuni lo hanno chiaro prima ancora di avere fatto alcuna esperienza sessuale, mentre altri ne hanno avute svariate prima di definirlo.
Ci sono persone che arrivano alla piena consapevolezza del proprio orientamento sessuale anche in età adulta. Va considerato però, a tal proposito, che spesso sono i pregiudizi e le discriminazioni a rendere più difficile la consapevolezza e l’accettazione del proprio orientamento sessuale.
L’omosessualità è una scelta?
Non è una scelta, come non è una scelta l’eterosessualità.
Chiariamo subito che non ci può essere una cura per l’omosessualità, perché l’omosessualità non è una malattia.
Cosa è il COMING OUT?
Con il termine “Coming out”, ci si riferisce al processo attraverso cui le persone scelgono di rivelare il proprio orientamento sessuale ai genitori, amici, familiari, colleghi di lavoro, ecc.
È un processo che presenta diversi stadi, dalla rivelazione a una sola persona o a pochi intimi, fino all’apertura totale rispetto al proprio orientamento, che dovrebbe portare ad un pieno sviluppo di un’identità integrata.
Perchè mi sento diverso?
La maggioranza delle persone omosessuali si trova ad affrontare in primo luogo il medesimo problema: quell’insieme di atteggiamenti, pensieri e comportamenti discriminatori a cui diamo il nome di omofobia.
Com’è noto, nonostante i notevoli progressi degli ultimi anni, l’omofobia è ancora molto forte in Italia e non solo, a tutti i livelli sociali. Tutto questo si traduce in una grande difficoltà per l’adolescente omosessuale che non trova modelli positivi di riferimento, per l’adulto omosessuale che affronta ogni giorni i diversi problemi professionali, sociali e personali dovuti all’omofobia.
Quali sono i problemi sessuali di coppia?
In presenza di una disfunzione sessuale il soggetto può scegliere se recarsi individualmente dal professionista, soprattutto se il disturbo è permanente e generalizzato. Se impegnato in una relazione di coppia può essere molto utile che sia la coppia stessa a consultare lo specialista, poiché è inevitabile che il disturbo impatti su entrambi i membri della coppia e soprattutto perché il/la partner può rivelarsi un grande alleato nel percorso di trattamento.
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Written by : EnricoLombardi
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